chi siamo

I cobas, comitati di base, nascono nel lontano 1987 nella scuola per la volontà di docenti e ata ad autorganizzarsi in modo autonomo ed indipendente rispetto ai sindacati di mestiere, per riapropriarsi del proprio destino espropriato da troppi anni di concertazione e svendita sindacale. Nel decennio successivo l’esperienza dei cobas scuola viene imitata da lavoratori dell’industria privata e del pubblico impiego.

la confederazione cobas nasce nella primavera del 1999 dalla aggregazione dei cobas scuola e del coordinamento nazionale cobas (che riuniva i cobas energia, telecom, enti locali, sanità, ministeriali…), ma la struttura attuale è del 2002.

Siamo un a struttura organizzata che racchiude al suo interno lavoratori, disoccupati, immigrati, pensionati, giovani, precari. Dentro i cobas si sono saldate le diverse anime che hanno attraversato il movimento operaio, studentesco, antagonista, femminista. I cobas non sono un sindacato, non sono un partito, non sono un centro sociale, non sono un’associazione ambientalista, ne un centro culturale ma si occupano di problemi sindacali, politici, sociali, ambientali, di genere, di cultura. Dentro i cobas si saldano le diverse anime che divise hanno prodotto le sconfitte e l’arretramento del movimento democratico e progressista nel nostro paese.

Abbiamo una grande ambizione: superare le divisioni del passato, superare il dualismo partito-sindacato cinghia di trasmissione, fare uscire dal ghetto le lotte sociali inserendole nel più vasto movimento sindacale e politico, dare cittadinanza a tutti: donne, uomini, omosessuali, giovani, anziani, indigeni e immigrati, occupati, disoccupati, precari. Organizzare dal basso la società reale in modo orizzontale, senza gerarchie con una struttura leggera che dia a ognuno la possibilità di esprimersi, di essere ascoltato, di decidere. I cobas sono indipendenti da qualsiasi partito o sindacato, non sono legati a nessun apparato, a nessuna loggia, a nessun potentato. I cobas lottano per i diritti, per la dignità degli uomini, per l’uguaglianza e la libertà di espressione e di coscienza. I cobas esprimono la volontà di opposizione alla società dove persiste lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dove donne e omosessuali non hanno i pieni diritti, dove le persone vengono giudicate non per la loro valenza ma per il colore della pelle o per la lingua che parlano, dove l’ambiente e la natura vengono sacrificati per l’interesse ed il profitto di pochi.

I cobas sono contro i privilegi, a partire dai privilegi politici e del sindacalismo di mestiere.

I cobas aborriscono la mafia, ripudiano la guerra, come ripudiano il fascismo e tutte le forme di dittatura che limitano le libertà degli uomini. I cobas sono internazionalisti, e si battono per l’autodeterminazione dei popoli.

I cobas sognano una società autogestita senza servi, ne padroni, in un mondo senza frontiere dove le genti, e non solo le merci, siano libere di circolare.