Contro ogni guerra

Guerra

L’azione di terrorismo internazionale perpetrata dagli Stati Uniti d’America con l’omicidio premeditato del generale iraniano Soleimani e la conseguente strage di militari iraniani e iracheni a suo seguito mette in evidenza il grave momento che stiamo attraversando. Il modo di agire da gendarme del mondo degli USA (e non solo di Trump) rischia di fare precipitare nel caos totale la parte del Mondo dove si colloca anche il nostro Paese. Lungi dal prendere le difese del regime teocratico e liberticida di Teheran, e dei suoi leader sanguinari (Soleimani era uno dei maggiori artefici delle repressioni antipopolari sia in Iran che in Irak) condanniamo senza se e senza ma la politica di aggressione imperialista degli Stati Uniti. Le truppe statunitensi da 18 anni praticamente occupano il suolo di uno stato sovrano come l’Irak. Le manovre guerrafondaie Nord Americane si inseriscono in un quadro bellico che vede l’estensione delle mire militari ed espansionistiche della Turchia del dittatore Erdogan. Le milizie curde dello YPG, YPJ e le Forze Democratiche Siriane sono quelle che hanno sferrato un colpo mortale al Califfato dell’ISIS liberando un terzo della Siria e la città capitale ISIS Raqqa. Il ringraziamento per più di 13000 combattenti caduti nella lotta contro il califfato ISIS è stato che le potenze occidentali, gli Stati Uniti e la Russia di Putin hanno concretamente permesso l’occupazione militare turca del Nord della Siria, dal cantone di Afrin al Rojava col chiaro intento di cancellare l’esperimento rivoluzionario del Confederalismo Democratico, in una prospettiva neoottomana.

Ora Erdogan sta esportando la sua guerra a pochi chilometri dalla nostra Sicilia mandando truppe Turche in sostegno del jadista Serraj, padrone imposto a Tripoli, contro le milizie del signore della guerra di Bengasi generale Haftar sostenuto da Russia e Francia.

Interessi di geopolitica, controllo delle vie dell’energia (gas e petrolio), esportazione di armi, ri posizionamento delle potenze regionali sono alla base dei venti di guerra che stanno infiammando il Medio Oriente e il Mediterraneo.

Il nostro Paese, e la Sicilia in particolare, è al centro dei giochi militari. Gli aeroporti militari di Sigonella e di Birgi, la base radar Muos di Niscemi, la base navale di Augusta sono gangli essenziali per le strategie di guerra Americane e Nato.

Va promossa la mobilitazione popolare per evitare che il nostro Paese sia coinvolto direttamente o indirettamente in azioni di guerra che sono deleterie per la nostra vita civile e per l’economia nazionale .

Vanno immediatamente ritirati i contingenti militari dai fronti di guerra (Afganistan, Irak, Libia, Libano) sia per salvare le vite dei soldati, che impedire il loro coinvolgimento in guerre volute e dirette da i signori della guerra locali e internazionali.

Va messo all’ordine del giorno l’uscita dell’Italia dalla Alleanza Atlantica e la conseguente chiusura delle basi di guerra straniere nel territorio nazionale.

Vanno bloccati i finanziamenti per ulteriori armamenti offensivi.

Né un soldo, né un soldato per le guerre imperialiste

COBAS Pubblico Impiego – Palermo

COBAS Lavoro Privato – Palermo